I responsabili dei reparti informatici sono interlocutori importanti per SWITCH perché le consentono di sintonizzare la propria offerta sulle esigenze delle università.
I reparti informatici (RI) delle università sono responsabili della strategia e dell'architettura informatica dei servizi centrali IT, li gestiscono e offrono supporto ai membri delle università. Per questo motivo svolgono un ruolo essenziale per SWITCH. I loro servizi non devono solo soddisfare le esigenze degli utenti, ma anche integrarsi negli ambienti, strategie, scadenziari e budget dell'IT universitaria.
Per SWITCH è dunque essenziale curare lo scambio con gli RI ai più svariati livelli:
Da un lato a livello di Community, dove si discute tra l'altro dell'impostazione tecnica e funzionale dei servizi. Nei gruppi di lavoro sono rappresentati tutti i possibili livelli gerarchici e settori, dai collaboratori tecnici ai responsabili di reparto.
Dall'altro lato a livello di IT-Management, dove è importante che SWITCH capisca le riflessioni ed esigenze strategiche per poter adeguare di conseguenza il suo lavoro. Sul piano dell'IT-Management SWITCH può contare su diversi organi e piattaforme:
Innanzitutto vi sono i contatti di lavoro personali con i singoli rappresentanti dei reparti informatici, che in questo modo possono dare un feedback sui servizi e avanzare proposte e richieste di ottimizzazione.
In secondo luogo, SWITCH partecipa ad ASIUS, FID e PH-ID. Questi organi, in cui siedono i responsabili RI delle università, scuole universitarie e alte scuole pedagogiche, si riuniscono da due a quattro volte all'anno, di solito per un giorno. La partecipazione alle sedute è molto importante per SWITCH perché qui si discutono i temi che stanno a cuore ai reparti informatici delle università e che sono affrontati congiuntamente. Là dove è auspicato un approccio comune, i servizi di SWITCH possono offrire la soluzione.
In terzo luogo c'è l'ICT Focus. Esso offre a SWITCH non solo l'occasione per informare i responsabili e i collaboratori dei reparti informatici sui servizi di SWITCH e lo stato di avanzamento dei progetti, ma anche per tastare il polso della Community e conoscere le sue valutazioni ed esigenze nei campi di azione strategici.
Alcuni responsabili RI sono inoltre impegnati nel Comitato e nel Consiglio di fondazione di SWITCH. Ciò assicura che la strategia generale della Fondazione rimanga in sintonia con le esigenze dell'IT universitaria.
Con l'entrata in vigore della legge federale sulla promozione e sul coordinamento del settore universitario svizzero e la creazione di swissuniversities, ASIUS, FID e PH-ID intendono costituirsi come tre camere di una stessa rete di servizi informatici. Per SWITCH non cambia nulla. Gli RI rimangono degli inestimabili stakeholder con i quali è indispensabile collaborare.
Nei tre articoli seguenti lasciamo quindi la parola ai presidenti di ASIUS, FID e PH-ID.
"SWITCH, in qualità di fondazione delle università svizzere, conosce molto bene le esigenze del mondo accademico svizzero rispetto agli operatori commerciali. È sempre all'ascolto della Community e in questo modo è in grado di focalizzare il dibattito sui temi IT nel momento giusto, per far progredire il paesaggio informatico universitario. Per SWITCH la Community è la base attraverso la quale percepisce le esigenze poste ai propri servizi. Tra le università e SWITCH si svolgono discussioni molto franche. SWITCH ha potuto così creare diversi servizi che sono perfettamente in sintonia con i bisogni del mondo accademico. Quale fondazione delle università, SWITCH non persegue scopo di lucro e rimane vicina agli atenei: per questo motivo la sua offerta di servizi è particolarmente interessante e preziosa.
Oltre a offrire servizi tecnici in campo informatico, SWITCH funge anche da piattaforma, in quanto riunisce le parti interessate per uno scambio di informazioni ed esperienze. Questi scambi non vertono solo su temi organizzativi e strategici, ma si estendono anche al campo operativo. Tali contributi informali fanno di SWITCH un partner particolarmente prezioso per le università. L'Università di San Gallo, per esempio, apprezza molto l'ISMS-Working Group creato da SWITCH.
SWITCH è anche ospite permanente di ASIUS ed è così in costante dialogo con i nostri membri su progetti attuali o nuovi e su iniziative a carattere nazionale. ASIUS apprezza molto questo dialogo e gli attribuisce un grande peso. Per la nostra organizzazione SWITCH è un importante fornitore di servizi. Tra i successi di particolare rilievo si possono segnalare, oltre al servizio "primordiale" della rete SWITCH, i due nuovi servizi SWITCHdrive e SWITCHengines. All'Università di San Gallo questi due servizi hanno portato un notevole sgravio al reparto IT locale. Anche SWITCHprocure è una formula di successo. Un altro servizio centrale di grande rilievo è SWITCHaai, che plasma da tempo il paesaggio universitario svizzero. E infine ricordiamo Swiss edu-ID, che ha un interessante potenziale per l'espansione della gamma di servizi.
ASIUS si auspica da SWITCH continuità nei servizi. A questo scopo occorre una sufficiente sicurezza di pianificazione, quindi accertamenti approfonditi del fabbisogno e dei requisiti, nonché un impegno vincolante da parte degli utenti dei servizi. Questi ultimi devono avere la possibilità, già in uno stadio precoce dei lavori, di farsi un quadro delle specificità e dei costi di un servizio. ASIUS vorrebbe inoltre che SWITCH si occupasse in modo più approfondito del tema Sourcing e fissasse in una strategia quali servizi e prodotti vuole acquistare sul mercato e quali vuole gestire e costruire da sola - indicandone anche i motivi. I servizi di SWITCH dovrebbero inoltre integrarsi nell'offerta dei reparti IT locali delle università.
In futuro SWITCH dovrebbe mantenere il suo ruolo come fornitore di un ampio ventaglio di servizi per le istituzioni accademiche svizzere e come piattaforma di scambio di esperienze. In questa sua funzione potrebbe ampliare il suo portafoglio di servizi al settore della raccolta di informazioni."
"SWITCH è la fondazione creata da noi e per noi università. Il suo scopo è di metterci a disposizione dei servizi. Per le scuole universitarie troppo piccole per realizzare un proprio servizio, entra in gioco SWITCH come service provider. Per questo motivo è importante una stretta collaborazione tra FID e SWITCH. SWITCH partecipa pertanto regolarmente alle nostre riunioni del FID. È decisivo che SWITCH conosca i nostri desideri e requisiti, possa assumere la sua responsabilità nello sviluppo di soluzioni e offra servizi adeguati.
Un'istituzione come SWITCH è forse meno importante per le grandi università, che hanno eventualmente i mezzi finanziari per creare i propri servizi. Per quelle più piccole è invece indispensabile mettere l'accento sui punti in comune, superare le divisioni e creare un servizio congiunto. SWITCHdrive è il frutto di una richiesta avanzata da FID nell'ambito del processo di innovazione di SWITCH.
Anche SWITCHprocure è nata con la nostra partecipazione attiva. Non è sempre necessario che SWITCH crei dei propri servizi. Oggi i servizi di SWITCH sono spesso in concorrenza con quelli di operatori commerciali. Bisogna sempre più soppesare i vantaggi e gli svantaggi di una soluzione commerciale e di quella di un'altra istituzione del settore dell'istruzione terziaria. I requisiti specifici delle università riguardando tra l'altro l'ambito della sicurezza dei dati. È stato così anche per SWITCHdrive: in termini di funzionalità questo servizio regge bene il confronto con offerte commerciali. Inoltre, grazie all'AAI-Login, SWITCHdrive è tagliata su misura per le esigenze delle università. Qui si pone anche una delle grandi sfide per SWITCH: come concepire un servizio che le università vogliano davvero usare? SWITCH affronta bene questa sfida grazie a esperti qualificati e ai contatti in seno alla Community.
D'altro canto SWITCH deve essere anche in grado di cessare i servizi quando la situazione cambia. È quindi importante che già all'inizio di un nuovo servizio pensi alla sua sostituzione.
SWITCH può assumere anche il compito di costruire una testa di ponte con operatori commerciali. In altre parole: fungere da punto di contatto per le università che vogliono negoziare con operatori commerciali e verificare gli aspetti legali dei contratti, come fa per esempio SWITCHprocure. Oppure paragonare vantaggi e svantaggi di due operatori commerciali. Il bello di SWITCH come fondazione è che offre i «nostri» servizi e non dà la priorità all'ottimizzazione dei profitti.
Un altro importante compito di SWITCH è il collegamento tra le università – non solo dal punto di vista tecnico. Soprattutto nell’ambito della sicurezza questo scambio riveste crescente importanza."
"SWITCH è per noi un importante "enabler" per i servizi che non possiamo o vogliamo fornire da soli. Alcune alte scuole pedagogiche sono piccole e le materie che insegnano non sono di natura tecnica. Ne risultano quindi altre esigenze rispetto, per esempio, ad ASIUS o FID. Ciò nonostante, facciamo ampio ricorso di alcuni servizi di SWITCH, come SWITCHportfolio, SWITCHtube e SWITCHdrive. Eduroam e SWITCHaai – in futuro Swiss edu-ID – sono per noi dei servizi chiave: i collaboratori e gli studenti devono poter accedere a Internet in modo semplice e rapido. Un tale accesso è assicurato a livello capillare grazie ai servizi di SWITCH.
Se vogliamo sapere quali soluzioni sono utili e possibili nel nostro caso, chiediamo volentieri consiglio a SWITCH. In generale ci offre un grosso sostegno e sgravio. Tra il portafoglio dei servizi scegliamo quelli che soddisfano meglio le nostre esigenze. I nostri requisiti IT sono di livello medio, perché noi siamo essenzialmente dei gestori di infrastruttura. Per questo motivo ci avvaliamo delle offerte SWITCH che completano o supportano il nostro ambiente IT.
Apprezziamo moltissimo il fatto di avere da anni gli stessi interlocutori competenti e disponibili: questa preziosa continuità ci facilità notevolmente la collaborazione. Per esempio: l'aiuto che noi, Alta scuola pedagogica di Berna, abbiamo ricevuto con l'IDP-Hosting è stato davvero eccezionale. Questo servizio ci ha aiutato addirittura nei lavori amministrativi, che in fondo sarebbero rientrati nel nostro ambito di responsabilità. Siamo stati molto grati di questo straordinario appoggio.
SWITCH dispone di enormi conoscenze in ambito universitario. Un tale know-how, abbinato alla competenza professionale, è difficile da trovare tra gli operatori commerciali. Lo stesso vale per i prodotti maturi, la comunicazione o le conoscenze sullo stadio dei servizi nel loro ciclo di vita. Anche il rapporto prezzo-rendimento regge bene il confronto. SWITCHdrive, per esempio, costa molto meno dei prodotti commerciali. A ciò si aggiungono importanti fattori come elevata affidabilità e stabilità dei servizi.
In futuro ci auguriamo che SWITCH mantenga la continuità e la concentrazione sull'essenziale. Finora siamo molto soddisfatti della sua offerta. Tra cinque-dieci anni utilizzeremo probabilmente molti dati da un ambiente cloud. SWITCH potrebbe assumere la gestione dei nostri centri di calcolo o offrirci un LDAP esteso a tutte le alte scuole pedagogiche. Una tale soluzione ci troverebbe certamente entusiasti."